08/03/2008 11:45

La cultura della destra italiana

Mi aveva colpito, alcuni giorni fa, l'estratto del nuovo libro di Giulio Tremonti, il ministro dell'economia in pectore di Berlusconi, sulla globalizzazione. Come sempre lo avevo letto di sfuggita, ma mi è rimasto impresso il tono, che mi è sembrato di rimprovero, con cui constatava che i consumi di carne dei cinesi sono negli ultimi anni saliti, vado a memoria, da 20 kg a testa a 50 o 80, e che questa era una delle cause dell'aumento dei prezzi alimentari nel ns. paese. Ragionamento certamente vero, ma che, dato il tono e il contesto della filosofia in cui era inserito (“proteggiamoci”) sembrava un rimprovero ai cinesi perché vogliono diventare meno poveri.
Se questa è la cultura con cui la destra si appresta a tornare al governo di un paesie che è immobile, seduto e rancoroso, poveri noi (o, forse meglio,poveri i ns. figli).
Il link qui sotto dice, mi sembra, le stesse cose, anche se molto meglio.
Dovrei collegare anche, ma non ricordo più che fine abbia fatto, l'articolo che analizzava l'andamento della crescita del PIL italiano a partire dal 1995 e lo confrontava con quello degli altri paesi europei da cui scaturiva che siamo sistematicamente e nettamente sotto anche a chi ha uno stile di vita molto simile al nostro.

Questo è il linl: phastidio.net/2007/11/02/fermate-il-mondo-tremonti-vuole-scendere/

 

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